Ci furono anni in cui a tutti i livelli si descriveva la Sicilia come area logistica del mediterraneo. Si spendevano gionate in convegni ed in analisi sull’area di libero scambio del mediterraneo che non avrebbe potuto tenere fuori la piattaforma naturale della logistica. Ai discorsi non è seguito nulla, un po’ come per il turiosmo oggi. Se ne parla e tanto basti.
I manager siciliani, poco avezzi ai discorsi fini a se stessi, stanno invece animando un interessante dibattito sulle reali potenzialità della logistica, dibattito che a visto anche i presidenti nazionali dei manager (federmanager) e di Assologistica (associazione delle aziende delle logistica) esprorsi direttamente.
“Finalmente si inizia a parlare di rilancio della Logistica!”, afferma il Presidente di Federmanager Sicilia Orientale, Dott. Ing. Giuseppe Guglielmino, “Ci auguriamo che l’appello congiunto del presidente di Federmanager nazionale, Stefano Cuzzilla, e del presidente di Assologistica, Carlo Mearelli, avuto ieri 14.12.2015 non cada nel vuoto.
Secondo le stime il Pil italiano perde, in termini di minor gettito, non meno di 40 miliardi di euro ogni anno a causa delle insufficienze di un sistema italiano costruito su gestioni infrastrutturali non dialoganti. Ad esempio, solo il 35% per cento dei due milioni di tonnellate di merci che l’Italia esporta per via aerea partono da un aeroporto italiano; il restante 65% è auto-camionato, cioè prosegue su strada e si leva in volo da un hub mitteleuropeo.
Serve, quindi, un Piano nazionale che indichi quali sono i “gate” da privilegiare per l’ingresso delle merci nel nostro Paese e su quali assi di attraversamento puntare. Serve una visione strategica di area vasta che, per esempio, dica come collegare due poli importanti come il canale di Suez e le infrastrutture del Nord Europa.
La Sicilia su tale tema non può stare a guardare e deve dal canto suo, e da subito, istituire un tavolo tecnico-politico sulla logistica isolana al fine di organizzare seriamente il complesso di reti multimodali esistente. Bisogna intervenire, anche in Sicilia, per aree aggregate, e non bisogna perdere l’occasione rappresentata dal Pon Infrastrutture 2014-2020 per sostenere iniziative che siano anche innovative e in grado di consolidare l’occupazione a tutti i livelli».
Da manager sentiamo la necessità – ha concluso il Presidente Guglielmino – di individuare quali siano gli investimenti necessari e quali le aree da potenziare. Ricordiamoci che negli ultimi anni il settore infrastrutture e logistica ha patito scelte incoerenti per un Isola che è al centro del Mediterraneo e che deve poter esportare agevolmente la sua produzione industriale di alto livello. È pertanto cruciale investire in competenze manageriali per recuperare il tempo perduto e attrarre nuove risorse che sono di vero arricchimento e rilancio.”
“La Sicilia deve istituire un Tavolo tecnico-politico per assumere il ruolo di hub per i mercati del Mediterraneo e per il polo del canale di Suez”.
a cura di Gildo Matera