De Luca è renziano è perciò non si deve dimettere neanche per opportunità politica. Marino non era renziano e è stato dimesso e Crisafulli che è crisafulliano deve andarsene… in Romania magari. A Enna è nata una facoltà di medicina, che con 10mila euro l’anno fa dottori, i non ammessi ai test di medicina. Invece che andarsene a Bucarest gli aspiranti medici possono studiare vicino a mamma e papà, dispensando consigli e curando come si può con quel che si ha.
Accusato di occupazione impropria di locali pubblici Mirello, il barone ennese, si difende dicendo “e allora? Pubblico dunque anche mio!”. Enna può solo trarre giovamento dalla nuova facoltà come giovamento ha tratto dalla Kore e infatti il Rais non molla, nonostante l’avversione dei baroni universitari.
Il notabilato del passato ha forme diverse e non disdegna gli atenei d’oltre stretto. In Italia ad esempio è stata autorizzata la Medical University of Sofia (Mus) per il biennio pre-clinico di Medicina: “è la tua occasione se non hai superato il test di ammissione o vuoi trasferirti da un’altra facoltà” recita lo slogan e dopo il biennio l’iscritto potrà frequentare i successivi quattro anni di studio presso la sede principale della Mus, a Sofia, oppure fare richiesta per rientrare automaticamente in una università italiana a seconda dei posti liberatisi, come stabilito dall’A.P. del Consiglio di Stato n. 1/2015 e lo stesso accade a Roma.
Ora i 54 iscritti che hanno già versato 2200 euro e imparato i rudimenti del rumeno che faranno? E’ vero che la Giannini aveva inviato due diffide e il Miur aveva invocato la Procura, ma relativamente ai locali e non alla legittimità della facoltà.
Un nuovo Da barone si faccia Euno già senatore e liberi i discepoli di Esculapio dalle catene dei Dottori e poi nella terra di nessuno dove si fa quel che si vuole e il tricolore sventola senza convinzione, giusto, giusto, i dottori di Crisafulli devono essere sfrattati?
Avanti che di dott. Terzilli il Paese non sarà mai saturo e poi con la fame che c’è in Sicilia questi cervelli fuggiranno sicuramente altrove a far grande il nome del Paese esattamente come i colleghi milanesi e romani.
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