“Funerali di Stato a Roma”

A pochi mesi dal Giubileo straordinario e alla vigilia del maxi processo contro “mafia capitale”, in barba ai tanti che continuano a ripetere che di mafia nella Capitale non si può parlare, la Capitale omaggia il suo Re, asceso al cielo in veste papale: Vincenzo Casamonica, boss dell’omonimo clan.
Il 20 agosto del 2015 nel cielo di Roma volava un elicottero privato, che gettava petali di rosa su cinquecento affranti mentre in terra i vigili di Roma capitale provvedevano a smistare le molte Rolls Royce dei tanti nulla tenenti accorsi alle esequie e indirizzavano i sei cavalli neri, che trainavano la carrozza funeraria alla chiesa di Don Bosco, quella che non volle celebrare i funerali di Welby nel 2006: reo di essersi messo contro la dottrina cattolica. Avesse spacciato, rubato, estorto se ne sarebbe potuto discorrere, ma per aver difeso il diritto all’eutanasia contro l’accanimento terapeutico no! Proprio No! Cristo non è certo morto per affermare la libertà dell’individuo! Il parroco Giancarlo Manieri alla giornalista che gli ricordava l’anatema di Bergoglio del 14 giugno scorso, rispondeva: “ Lei che avrebbe fatto al posto mio? Io sono solo un prete”. Lo era pure Pino Puglisi che non voleva essere appellato neppure don e che infatti è stato ammazzato, ma è giusto così: gli eroi non servono a niente e a nessuno. E’ giusto che un prete non si opponga alla volontà del potere! E’ giusto che Lirio Abbate viva sotto scorta ed è giusto calare la maschera una volta per tutte e ammettere che in Italia comanda la mafia. Certo quei poster affissi sulla facciata un poco sdicivano e però vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. Caro Francesco non dire più niente contro la mafia che ormai ti hanno sgamato, al limite, al limite potresti annullare il Giubileo per gravi ragioni di ordine spirituale. Che dici? Si può fare o rischiamo di offendere qualche amico degli amici. Renzi sconvolto per l’accaduto ha pensato di chiedere le dimissioni di Marino, già dall’ultima volta che lo aveva fatto erano passate tre settimane e se ne cominciava a sentire la mancanza; Alfano ha denunciato il pilota dell’aereo e lo chauffeur del calesse e sta pure valutando l’ipotesi di licenziare in tronco il chierichetto che ha fatto la questua e Mattarella…Mattarella vorrebbe dimettersi da italiano, ma non può. Noi semplici fruitori di immagini e parole guardiamo e aspettiamo che passi e certo passerà.

Gabreilla Gallo